Con
un volo la bellezza s’incarnò nella nostra fin estate
L’avventura di una mano ballante al
ritmo dei nervi per l’aereo in cui volava
La pazienza
oscillava mentre l’aereo, la mente e il cuore volavano
L’albergo
lontano, con i suoi letti separati, l’hanno messi più vicini
tra i sogni e la realtà,
Le
stanchezze della vita di corpi instancabili, di attese attive perché irrigate
da una folle voglia di amà
Non bastavano Calatrava, e il suo modo
sublime architettà
né Sagunto, la sua aria tropicana e i
suoi Kebab che danno motivo per litigà
né l’arte, la scienza, la tecnologia
con le morsas a si amà, l’immaginazione a decollà,
Non bastavano!
Così, nella fin estate l’hanno chiesti:
di
colorare con luci la Valencia
almodoviana,
di
temperare la paella… per gli amanti si alimentà,
di
addormentare tutto l’hemiferic, e gli innamorati si bacià
di
spegnere la luce mentre le metà mele possano le mani legà,
fare
i corpi si incontrà,…
lasciando
la voce sussurrà,…
…BELLISSIMO!!!!!!!!!!
(10/09/2008)
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